Problema della corrosione
- Pubblicato: Domenica, 27 Giugno 2010 05:51
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La candeggina contiene un equilibrio acquoso di cloro, cloruri e ipocloriti. Queste specie chimiche contribuiscono tutte al potere detergente e battericida della candeggina, ma sono anche corrosivi nei confronti di diversi metalli usati nell’attrezzatura. Se la candeggina deve essere usata su una superficie metallica occorre minimizzare il tempo di contatto e sciacquare la superficie per non continuare la corrosione.
Su scala microscopica, un graffio o una piccolissima crepa può essere un’area dove la superficie ossidata può essere destabilizzata dal cloro. I cloruri possono combinarsi con l’ossigeno, sia nell’acqua che sulla superficie dell’acciaio, per formare ioni di cloriti che rimuovono la protezione. Se la soluzione di candeggina non viene rimossa, la crepa diventa un sito piccolissimo ma molto attivo e l’acciaio circostante verrà corroso.
Ecco poche semplici istruzioni da ricordare quando si usa il cloro con l’acciaio e gli altri metalli:
- Non lasciare il metallo a contatto con l’acqua clorinata per troppo tempo (massimo poche ore)
- Usare soluzioni tampone o inibitrici per diminuire la corrosione del metallo. Le soluzioni tampone o inibitrici contengono sali che mantengono un determinato pH o silicati che inibiscono la corrosione.
- Dal punto di vista pratico la disinfezione dell’acciaio inox può essere condotta senza evidenti problemi di corrosione con le usuali soluzioni a base di cloro, iodio e acido peracetico a condizione che la temperatura non superi i 30°C e la durata di applicazione sia limitata
- Categoria: Problemi derivati
Problema dei residui
- Pubblicato: Domenica, 27 Giugno 2010 05:50
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- massimo per i quaternari
- medio negli iodofori
- minimo o virtualmente assente nel caso dell’acqua ossigenata.
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