Radiazioni
- Category: Disinfezione
- Published: Sunday, 27 June 2010 05:41
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Le radiazioni comunemente usate sono:
- Radiazioni ionizzanti La pericolosità dei raggi gamma ne limita l’uso, le principali applicazioni pratiche sono:
- sterilizzazione di materiale sanitario monouso (siringhe, aghi, fili di sutura, cateteri, protesi etc.);
- sterilizzazione degli alimenti;
- sterilizzazione dei vaccini;
- eliminazione delle Salmonelle dalle uova;
- pastorizzazione degli alimenti;
- inibizione della germogliazione dei vegetali. Pur essendo, i raggi gamma, un ottimo sistema di sterilizzazione/disinfezione, si è evidenziato che alcuni ceppi batterici sono poco sensibili alla loro azione (G +).
- Radiazioni U.V. La sorgente di radiazione ultravioletta più utilizzata sono le lampade germicide a bassa pressione di mercurio (UVC), per la disinfezione dell’aria di ambienti confinati o di liquidi e nella sterilizzazione di materiali. Come tutte le lampade a scarica, il massimo rendimento corrisponde ad una ben determinata pressione dei gas contenuti nel tubo, corrispondente alla temperatura ambiente di 20°C. Per questo motivo, a temperature inferiori, corrispondono rendimenti inferiori. I raggi ultravioletti vengono convenzionalmente classificati in tre bande:
- radiazioni UV- A (onde lunghe) da 315 a 400 nm;
- radiazioni UV-B (onde medie) da 280 a 315 nm;
- radiazioni UV-C (onde corte) da 100 a 280 nm. Le radiazioni della banda UV-C sono caratterizzate da un marcato effetto germicida, con un picco di massima efficacia in corrispondenza della lunghezza d’onda di 254 nm ma hanno uno scarso potere di penetrazione, infatti nella maggior parte delle sostanze, l’energia radiante viene completamente assorbita dagli strati superficiali.
Dosi di UV a 254 nm necessarie per inattivare il 90% di alcune specie di microrganismi
Microorganismi
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Dose (J/m2)
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BATTERI
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Bacillus antracis
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45
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Bacillus subtilis (spore)
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120
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Clostridium tetani
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130
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Corynebacterium diphteriae
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34
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Escherichia coli
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30
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Mycobacterium tubercolosis
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62
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Proteus vulgaris
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26
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Pseudomonas aeruginosa
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55
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Serratia marcescens
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24
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Staphilococcus aureus
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26
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FERMENTI
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Saccaromyces cerevisiae
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60
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Torula sphaerica
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23
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SPORE FUNGINE
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Aspergillus flavus
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600
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Aspergillus niger
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1320
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Cladosporium herbarum
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600
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Mucor mucedo
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650
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Ooospora lactis
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50
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Penicillium chrysogenum
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500
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Scopulriopsis brevicaulis
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800
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Fattori che influenzano il trattamento:
- specie microbica (più efficaci sui Gram -);
- forma vegetativa o spora;
- lunghezza d’onda della radiazione: compresa tra 318 e 210 nm;
- intensità e durata del trattamento (efficaci dopo 5-10 minuti);
- umidità relativa: se > 50-60% l’efficacia diminuisce drasticamente.
Possono essere utilizzate:
- per la distruzione dei microrganismi nell’aria;
- per la protezione e disinfezione dei materiali non trattabili con altre metodiche convenzionali;
- per l’inattivazione dei microrganismi sospesi in liquidi o depositati su superfici.
- Per esempio negli armadietti pensili nei quali depositare i coltelli correttamente sanificati in precedenza.
Norma di sicurezza: l’intensità delle radiazioni non deve superare i 20 microwatt/cm2 alla distanza di 1 metro. Le radiazioni UV-B ed UV-C possono causare eritemi e, in caso di esposizione non protetta da occhiali o indumenti, congiuntiviti acute, molto fastidiose, ma risolvibili senza postumi, in pochi giorni.