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AISI

La AISI (American Iron and Steel Institute) con la designazione edita nel 1974 e aggiornata nel 1979 suddivide gli acciai inossidabili in cinque categorie e sono:
  • AISI-2xx Acciai austenitici al cromo-manganese-nickel designati da un numero a tre cifre che inizia con la cifra 2 seguito da altre due cifre che fanno riferimento ad un numero generico che individua una particolare composizione.
  • AISI-3xx Acciai austenitici al cromo-nickel designati da un numero a tre cifre che inizia con la cifra 3 seguito da altre due cifre che fanno riferimento ad un numero generico che individua una particolare composizione.
  • AISI-4xx Acciai ferritici e martensitici al solo cromo designati da un numero a tre cifre che inizia con la cifra 4 seguito da altre due cifre che fanno riferimento ad un numero generico che individua una particolare composizione.
  • AISI-5xx Acciai martensitici al cromo medio designati da un numero a tre cifre che inizia con la cifra 5 seguito da altre due cifre che fanno riferimento ad un numero generico che individua una particolare composizione.

Inoltre la sigla puo essere seguita da lettere indicanti specifiche di fabbricazione:

  • L            Basso tenore di carbonio rispetto al convenzionale.
  • Ti           Aggiunte di Titanio.
  • F            Aggiunte di Zolfo.
  • N            Aggiunte di Niobio.

EN 10027

La UNI EN10027 definisce i criteri di designazione degli acciai in base all’uso e alla composizione chimica. Per quanto riguarda gli acciai inossidabili si deve far riferimento alla norma relativa agli "acciai legati con percentuale di elementi in lega > del 5%" che ci permette di definire un acciaio inossidabile tramite un codice alfanumerico ricavato dalla sua composizione chimica o tramite un codice numerico che fa riferimento esplicito alle tabelle di designazione.

Codice alfanumerico (in base alla composizione chimica)
NN   nnn a.. n-n..     +an+an...     
NN                    G = acciaio per getti (nel caso specifico).
                          X = percentuale di almeno uno elemento maggiore o uguale al 5%.
n n n        Percentuale di carbonio.
                        nnn = percentuale di carbonio x 100.
a.. n-n..   Elementi di lega
                         a.. = simboli chimici degli elementi di lega seguiti da:
                    n-n… = numeri separati da un trattino che indicano rispettivamente la percentuale media degli elementi arrotondati all’intero piu vicino.
+an+an   Simboli addizionali per l’acciaio
Esempio X5CrNi18-10
Acciaio legato con lo 0.05% di carbonio con aggiunto il 18% di cromo e 10% di nickel

Codice numerico (riferimento esplicito alle tabelle di designazione)
1. XX YY(YY)
 
1                 numero del materiale (1=acciaio).
.XX              numero che indica il gruppo di acciaio.
                          40 acciai inossidabili con Ni < 2.5% senza Mo, Nb e Ti.
                          41 acciai inossidabili con Ni < 2.5% con Mo ma senza Nb e Ti.
                          42 codice non utilizzato.
                          43 acciai inossidabili con Ni > 2.5% senza Mo, Nb e Ti.
                          44 acciai inossidabili con Ni >= 2.5% con Mo ma senza Nb e Ti.
                          45 acciai inossidabili con aggiunte particolari.
                          46 leghe di Ni resistente all’azione chimica alle alte temperature.
                          47 Acciai refrattari con Ni < 2.5%.
                          48 acciai refrattari con Ni >= 2.5%.
                          49 materiali resistenti alle alte temperature.
YY(YY)        numero sequenziale.
Esempio 1.4301
Acciaio inossidabile del gruppo delle leghe con la percentuale di Ni >=2.5% privo di percentuali significative di Molibdeno, Nobio e Titanio con numero sequenziale 1. Dalle tabelle indica l’acciaio X5CrNi18-10 definito anche come AISI-304.

Introduzione

Gli acciai inossidabili, come tutti gli acciai, vengono designati in base a:

  • Classificazioni Ogni acciaio viene identificato in base alle proprie caratteristiche fisiche, chimiche o meccaniche con valori di minimo e di massimo oppure con valori orientativi che tramite opportune tolleranze fanno rientrare in un dato tipo di acciaio tutte le leghe sostanzialmente equivalenti. Tra le classificazioni la piu usata è la AISI (American Iron and Steel Institute).
  •  Unificazioni Per limitare la proliferazione di molteplici tipi di acciai inossidabili con evidenti vantaggi economici sia per i produttori che per i consumatori sono state create delle norme che unificano i vari tipi di acciai. A tale proposito la Comunità Europea ha emanato varie norme EN (tra cui EN10088, EN10027) che unificano le varie tipologie di acciai inossidabili annullando o facendo perdere di importanza alle varie norme nazionali che ogni Ente di Unificazione Nazionale aveva creato: AFNOR (Francia), BS (Gran Bretagna), DIN (Germania), GB (Repubblica Popolare Cinese), GOST (U.R.S.S. – C.I.S.), JIS (Giappone), SIS (Svezia), UNE (Spagna), UNI (Italia).
  •  Capitolati di Accettazione Sono delle specifiche tecniche riferite ai vari prodotti di acciaieria (lamiere, tubi, nastri, barre, ecc.) che definiscono precise tolleranze di forma e precisi criteri di utilizzo degli acciai inossidabili. La piu usata è la ASTM (American Society for Testing and Materials) che nel settore degli acciai inossidabili copre tutta la gamma di prodotti.

La norma generale europea riferita agli acciai inossidabili è la EN10088 e va applicata a tutte quelle leghe a base ferro-cromo-carbonio che contengono cromo con una percentuale minima del 10,5%.

La EN10088 è suddivisa in tre parti:

  • EN10088-1 Contiene l'elenco degli acciai inossidabili con la composizione chimica e le caratteristiche fisiche e in appendice la descrizione della famiglia di appartenenza.
  • EN10088-2 Contiene le specifiche tecniche di fornitura delle lamiere e nastri a caldo e a freddo con tutte le prescrizioni sulle modalità di fabbricazione, controlli, trattamenti termici e procedure di marcatura ecc.
  • EN10088-3 Contiene gli stessi elementi della EN10088-2 però riferita a semilavorati, barre e profilati di impieghi generali.

Per la designazione si deve far riferimento alla EN10027.

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