Tabelle
- Published: Sunday, 27 June 2010 05:35
- Written by Super User
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Livelli dell’azione germicida dei disinfettanti
LIVELLO
|
forme vegetative
|
bacillo tubercolare
|
forme sporigene
|
alto
|
+
|
+
|
+
|
intermedio
|
+
|
+
|
-
|
basso
|
+
|
-
|
-
|
Esempi
DISINFETTANTE
|
CONCENTRAZIONE
|
LIVELLO
|
glutaraldeide
|
2%
|
alto
|
formaldeide + alcool
|
8% + 70%
|
alto
|
iodofori
|
30 ÷ 50 mg/l
|
intermedio
|
iodio + alcool
|
0,5% + 70%
|
intermedio
|
composti del cloro
|
0,1 ÷ 0,5%
|
intermedio
|
composti ammonio quaternario
|
0,1 ÷ 0,2%
|
basso
|
Disinfettanti a confronto
Vapore
|
Cloro
|
Iodofori
|
Quaternari
|
Acidi/basi
|
|
Attivi su G -
|
ottimo
|
buono
|
buono
|
buono
|
buono
|
Attivi su G +
|
ottimo
|
buono
|
buono
|
scarso
|
buono
|
Attivi su spore
|
buono
|
buono
|
sufficiente
|
scarso
|
suff. ÷ scarso
|
Attivi su batteriofagi
(pericolosi per l’integrità funzionale dei fermenti lattici)
|
ottimo
|
buono
|
buono
|
scarso
|
scarso
|
Sensibili su acque dure
|
no
|
no
|
leggermente
|
alcuni si, altri no
|
leggermente
|
Corrosivi
|
no
|
si
|
leggermente
|
no
|
leggermente
|
Irritanti
|
si
|
si
|
si
|
no
|
si
|
Sensibili ai mat. organici
|
no
|
quasi sempre
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talvolta
|
sì
|
talvolta
|
Incompatibili con:
|
materiali sensibili alle alte T
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fenoli, amine, metalli
|
amido, argento
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saponi, legno, gomma, cellulosa, nylon
|
tensioattvi cationici e detergenti alcalini
|
Stabilità
|
-
|
scompare rapidamente
|
scompare lentamente
|
stabili
|
stabili
|
Stabilità alte Temperature
(> 66°C)
|
-
|
instabile, alcuni composti stabili
|
molto instabili
|
stabili
|
stabili
|
Lascia residui attivi
|
no
|
no
|
si
|
si
|
si
|
Test per residui attivi
|
inutile
|
semplice
|
semplice
|
difficile
|
difficile
|
Tolleranza massima
USDA e FDA
|
-
|
200 ppm
|
25 ppm
|
200 ppm
|
200-400 ppm
|
Costo
|
costoso
|
molto economico
|
economico
|
costoso
|
costoso
|
Principali applicazioni dei disinfettanti
Acqua
|
Industrie alimentari
|
Disinfezione ospedaliera
|
Disinfezione
uso esterno
|
|
Cloro
|
SI
|
SI
|
SI
|
SI
|
Iodio-iodofori
|
NO
|
SI
|
SI
|
SI
|
Fenoli
|
NO
|
NO
|
SI
|
SI
|
Ossidanti
|
SI
|
NO
|
NO
|
SI
|
Sali quaternari
|
NO
|
SI
|
NO
|
SI
|
Aldeidi
|
NO
|
NO
|
SI
|
NO
|
Combinazione detergenti disinfettanti
DETERGENTI
|
DISINFETTANTI
|
Alcali inorganici
|
Ipocloriti
Composti clorogeni
Quaternari
|
Acidi inorganici
|
Tensioattivi non ionici
Iodofori
|
Tensioattivi anionici
|
Composti clorogeni
|
Tensioattivi non ionici
|
Quaternari
Iodofori
|
Incompatibilità disinfettanti - materiali
DISINFETTANTI
|
MATERIALI
|
Cloro
|
ferro - AISI serie 400
|
Iodofori
|
alluminio-rame-ottone-ferro
|
Quaternari d’ammonio
|
cellulosa-nylon-legno-gomma -materiali porosi
|
Composti ossidanti
|
alluminio-rame-ottone
|
- Category: Info
Bibliografia
- Published: Sunday, 27 June 2010 05:35
- Written by Super User
- Hits: 7531
Sezione redatta da:
- Flavia Visin
- Fabio Cacco
Bibliografia:
- Dipartimento di Sanità Pubblica - Estratto di "Quaderni di informo - La sanificazione nell’industria alimentare e negli allevamenti" a cura di Massimo Cardini, Morena Piumi, Roberto Seghedoni, Enrico Stefani del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna http://www.ausl.mo.it
- Category: Info
Introduzione
- Published: Sunday, 27 June 2010 05:34
- Written by Super User
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- Condizionamento della superficie: quando un materiale solido è posto in un liquido, le molecole organiche, inorganiche e i batteri in esso presenti si concentrano sulla superficie, formando un “film di condizionamento”; ciò comporta, a livello dell’interfaccia solido-liquido, un accumulo di tali molecole e una più elevata concentrazione di nutrienti rispetto alla fase fluida.
- Adsorbimento al substrato: reversibile, è caratterizzata da interazioni deboli, a lungo raggio, tra le cellule batteriche e il substrato (forze di van der Waals, forze elettrostatiche, donatori-accettori di elettroni), durante questa fase i batteri possono essere facilmente rimossi dal risciacquo.
- Adesione delle cellule batteriche: irreversibile, le forze elettrostatiche tendono, per lo più, a ostacolare il contatto diretto tra cellula batterica e superficie, entrambe cariche negativamente, tuttavia esso si verifica ugualmente grazie alla presenza di appendici superficiali della cellula quali flagelli, fimbrie, pili e fibrille di esopolisaccaridi. In questa fase sono coinvolte forze a corto raggio: interazioni dipolo-dipolo, idrofobiche e legami idrogeno, ionici nonché quelli covalenti. La rimozione delle cellule richiede interventi più energici come lo spazzolamento e il raschiamento. I batteri adesi irreversibilmente crescono e si moltiplicano utilizzando i nutrienti presenti, ciò consente la formazione di microcolonie. In questo stadio sono prodotti ulteriori quantitativi di esopolimeri che facilitano l’ancoraggio delle cellule al substrato.
- Colonizzazione: le microcolonie si espandono e si fondono tra loro formando uno strato di cellule che ricopre tutta la superficie. Se le superfici sono pulite e disinfettate regolarmente, il biofilm è inframmezzato da canali molto permeabili all’acqua; viceversa un’insufficiente trattamento determina una confluenza delle colonie fino a formare una vera e propria pellicola. La formazione del biofilm è un processo lento, anche se può raggiungere lo spessore di qualche millimetro in pochi giorni, determinanti sono la scabrosità della superficie, la presenza di residui proteici e la tipologia di microrganismi coinvolti. Le cellule batteriche presenti nei biofilm evidenziano un’aumentata resistenza ai trattamenti antimicrobici (fenomeno accentuato nel caso dei sali d’ammonio quaternario e dei peracidi), attribuibile alla ridotta diffusione nella matrice dei principi attivi, alla produzione di enzimi degradanti e ai ridotti ritmi di sviluppo dei batteri presenti negli strati più profondi. La sopravvivenza delle cellule microbiche che restano adese alle superfici dopo la detersione e la possibilità che tali cellule proliferino e colonizzino l’impianto produttivo rendono indispensabile un trattamento complementare alla detersione per ridurre i microrganismi a livelli infinitesimali: la disinfezione.
Lo scopo della sanificazione è distruggere tutti i batteri patogeni eventualmente presenti e ridurre al minimo la contaminazione batterica generica. Pertanto la sanificazione consta di due fasi in successione, un’efficace disinfezione presuppone sempre un’accurata detersione, solo in casi eccezionali e in ambienti poco insudiciati si possono associare detersione e disinfezione in un’unica fase pertanto si definisce:
- Detersione, ovvero allontanamento dello sporco, per sottrarre ai microrganismi il loro terreno di sviluppo. Normalmente un detergente e formato da:
- Tensioattivi (10-15%) classificati in:
- Anionici
- Non anionici
- Cationici
- Anfoteri
- Prodotti complementari quali:
- Coadiuvanti
- Complessanti
- Silicati sodici
- Sospendenti
- Ossidanti
- Eccipienti
- Deodoranti
- Antischiuma
- Tensioattivi (10-15%) classificati in:
- Disinfezione, ovvero impiego di agenti fisici o di molecole in grado di uccidere i microrganismi.
- Disinfettanti fisici:
- Calore
- Radiazioni
- Filtrazione
- Disinfettanti chimici:
- Cloroderivati
- Iodio
- Sostanze che liberano ossigeno come:
- Acqua Ossigenata
- Acido Peracetico
- Pergamanato di Potassio
- Quaternari d’ammonio
- Alcoli
- Tensioattivi anfoteri
- Composti "Tego"
- Acidi e basi come:
- Acido Acetico
- Acido Salicidico
- Acido Lattico
- Acido Muriatico
- Acido Solforico
- Idrossido di Sodio
- Aldeidi come:
- Formaldeide
- Glutaraldeide
- Composti fenolici
- Biguanidi
- Disinfettanti fisici:
- Category: Info